Sono stati pubblicati i trasferimenti e i passaggi di cattedra e di ruolo provinciali e interprovinciali per l’a.s.2025/2026, del personale docente delle scuole di ogni ordine e grado.
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La Corte di Cassazione in data 21 maggio 2025 con la sentenza 1726/2025 non ha riconosciuto, in modo definitivo, l’anno ai fini economici. L’anno 2013, pertanto, non viene riconosciuto ai fini della progressione di carriera del personale scolastico. È quanto emerge dall’ultima sentenza dalla Corte di Cassazione, dopo l'udienza del 2 aprile 2025.
Quante sono le immagini, non certe favorevoli, a cui è stata paragonata la scuoIa ? Molte, tanto che il loro catalogo sembrerebbe esaurito. Così non è perché le nostre menti non ragionano per algoritmi, sono ancora umane, pensano per immagini, per logica e sono affezionate alle metafore.
"La Gilda degli Insegnanti richiama l’attenzione delle istituzioni scolastiche sull’importanza di garantire chiarezza e correttezza nell’organizzazione delle attività formative rivolte ai docenti, specialmente quelle collegate ai progetti PNRR. “In presenza di percorsi di formazione – afferma il coordinatore nazionale Castellana – è fondamentale attenersi a quanto prevede il CCNL ma soprattutto alla facoltà del Collegio dei Docenti”. Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le iniziative che prevedono percorsi formativi in seno a progetti PNRR ma va ricordato che non c’è obbligatorietà della partecipazione dei docenti. Inoltre, le ore di formazione aggiuntive rispetto alle attività funzionali all’insegnamento devono essere retribuite con risorse definite in sede di contrattazione integrativa. “Ogni iniziativa formativa – continua Castellana – deve avere l’obiettivo unico di valorizzare consapevolmente la partecipazione dei docenti, riconoscendo il ruolo centrale del Collegio, nella programmazione delle attività. Una formazione efficace – chiosa – nasce dal confronto e dal rispetto delle regole, la valorizzazione professionale degli insegnanti passa anche dalla corretta applicazione del contratto”.
Novità sulla Carta del docente per il prossimo A.S.: la VII Commissione Cultura di Palazzo Madama ha approvato l’emendamento 6.0.100, presentato dal Governo, con il decreto-legge n. 45 del 7 aprile scorso. L’emendamento prevede che dall’anno scolastico 2025/2026, i criteri e le modalità di assegnazione della Carta, ma anche l’importo annuale del bonus, saranno stabiliti con un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, adottato di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze. La Carta sarà assegnata anche ai supplenti annuali.
"RIAPERTURA - Permessi straordinari retribuiti per il diritto allo studio di cui all’art. 3 del D.P.R. 23 agosto 1988 n. 395 - anno solare 2025 Con riferimento all’oggetto, nel richiamare quanto previsto nella nota dello scrivente Ufficio, prot. 14070 del 31/10/2024, si comunica che, così come previsto nell’ipotesi del CIR dell’8/11/2023 e nella successiva integrazione del 20/12/2024, per il triennio 2024/2026 e limitatamente ai nuovi percorsi di cui al DPCM 4 agosto 2023, sono riaperti i termini di presentazione delle domande, compatibilmente col quadro normativo e solo in caso di capienza del contingente (3%) fissato per la fruizione dei permessi per il diritto allo studio di cui all’art. 3 del DPR 395/88"
In seguito a diverse segnalazioni e richieste di chiarimento pervenute, il ministero ha emanato una nota riassuntiva riguardo alle procedure e alle caratteristiche richieste dalla norma per la conferma dei docenti precari che hanno lavorato nel 2024/25 su posti di sostegno.
“A differenza di quanto circola in rete e su alcuni organi di stampa, comunichiamo che non c’è stato alcun rigetto dell’istanza cautelare da parte del Tar che invece ha stabilito la data dell’udienza, che si terrà il 21 maggio 2025”. E’ quanto afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana, in merito all’istanza di sospensiva presentata insieme alla Flc-Cgil contro il decreto ministeriale n. 32 del 2025 che prevede la conferma del docente di sostegno a tempo determinato da parte delle famiglie, per l’a.s. 2025-26. “Il prossimo 21 maggio – continua Castellana - sarà l’occasione per discutere in via cautelare il nostro ricorso, per una misura che rischia di legittimare una sorta di clientelismo. Ribadiamo con fermezza e lo faremo anche in quella sede, che il problema della continuità si può arginare trasformando le cattedre da organico di fatto ad organico di diritto”.